sabato 29 novembre 2008

250 km in 11 ore



Parto da Genova alle 14:30 alla volta di Ivrea. Normalmente ci metto un paio d'ore viaggiando tranquillo. Prima di partire consulto il sito www.autostrade.it, non ci sono avvertimenti che riguardano la A26, guardo le webcam lungo il percorso: nevica, ma si vedono le macchine transitare, per cui parto.

Arrivati a Voltri vedo che bloccano i TIR, ma le macchine le lasciano entrare, bene, vado.

Il tratto che immaginavo più difficoltoso, quello del Turchino, non presenta difficoltà: si va piano, ma si va.

Poco prima di Alessandria la coda. Tutti fermi. Ascolto ISORADIO per sentire cosa è successo, ma di questa autostrada proprio non parlano. Divento però espertissimo dei problemi del raccordo anulare di Roma.
Continuo ad ascoltare ISORADIO e finalmente verso le 19:30 (sono ormai fermo da più di quattro ore) una signorina ci informa giuliva che sono stati rimossi i blocchi per i mezzi pesanti sulla A26. Bene, penso, ci faranno compagnia in coda, ma del fatto (e del perchè) siamo fermi nessuna parola.

Siamo a 500 metri da un autogrill, molta gente si incammina a piedi e torna con vettovaglie e notizie. Fermo una signora che "I don't speak italian", che culo !.
Sfoggio un po' di Albionese e mi dice che le hanno detto che dovremo passare la notte in macchina perché ci sono due TIR di traverso.

Vedo un movimento strano nello specchietto, esco dalla macchina e c'è un marocchino che sta pisciando sul guardrail (mi rendo conto che con la tunica è difficile). Imbarazzato rientro in macchina senza dire niente, cosa si dice a uno che piscia dietro la tua macchina ?

Verso le otto e un quarto passa uno spazzaneve che libera la corsia di emergenza. Esco dall' auto e vado a vedere, molti altri escono. Lo spazzaneve ha buttato la neve verso l'interno, per cui ha creato un cumulo tra noi e la corsia d'emergenza. Il marocchino (ormai c'è un'intimità) mi propone di provare a fare un varco tutti insieme, togliendo un po' di neve ciascuno, in modo da poter imboccare la corsia d'emergenza. Provo a spiegargli che quella corsia servirà ai mezzi di soccorso, ma non devo averlo convinto perché vedo che propone la cosa ad altri. Purtroppo molti altri hanno avuto la stessa idea, vedo parecchi varchi aprirsi e molte auto buttarsi sulla corsia libera: ovviamente in pochi minuti sono tutti fermi di nuovo, e per la corsia di emergenza serve ora uno spala macchine.

Finalmente ad ISORADIO si rendono conto che ci sono problemi sulla A26 (e anche sulla A21). Sento un responsabile di autostrade dire che è tutto il giorno che lottano con la neve, che ci sono 300 mezzi fuori (uno l'ho visto, devo riconoscere), ma le persone devono fare i turni (quindi c'è qualche mezzo fuori da solo ... ) e che loro comunque avevano avvertito di non uscire se non in caso di assoluta necessità. Probabilmente avevano avvertito attraverso ISORADIO (che puoi sentire solo quando sull'autostrada già ci sei !). Se io volessi veramente dare un'avvertimento del genere, per prima cosa lo scriverei sul sito di autostrade, e poi affiggerei dei cartelli ai caselli, magari prima, permettendo alla gente di tornare indietro (ma forse era troppo semplice).
Vengo a sapere che per chi viene da Genova e va verso nord è obbligatorio uscire sulla A21, contemporaneamente dicono che sulla A21 ci sono 19 Km di coda ad Asti. Bene, penso.

Si riparte verso le otto e mezzo, grande. Si viaggia in prima. Arrivo al bivio con la A21 ma nessuno obbliga a uscire. Non mi preoccupo: in fondo ISORADIO ha dimostrato di venire a sapere le cose con quattro ore di ritardo, immagino abbiano tolto il blocco. Vado avanti.

Mezz'ora dopo (in prima, a 5 km all'ora significa un paio di chilometri) siamo di nuovo fermi.



Ormai è buio da un pezzo. Un signore anziano si mette a cagare praticamente davanti a tutti, si scusa dicendo che non ne può più. Un'ora dopo arriva la protezione civile con coperte e te caldo (tiepido in effetti e non zuccherato). A me le coperte non le danno, sono per bimbi e anziani, sto morendo di freddo (non oso tenere acceso troppo a lungo il motore, non sapendo per quanto ne avremo).

ISORADIO dice che sulla A21 a Villanova d'Asti bisogna uscire dall'autostrada.

Verso le undici e mezza si riparte, sempre in prima, sempre ai cinque all'ora. Dopo mezz'ora troviamo due poliziotti che bloccano il traffico, ad ognuno fanno scegliere se proseguire ("ma più avanti c'è ancora coda") o fare inversione a U (hanno aperto un varco tra le due direzioni di marcia) e tornare indietro. Non sanno consigliarmi come arrivare a Ivrea, dicono di uscire ad Alessandria e poi arrangiarmi.

Torno indietro, prendo la A21 e passo da Torino. Su ISORADIO il signore di prima (quelllo dei 300 mezzi) dice che sulla A26 ne avranno ancora per un paio d'ore: mi dico che ho fatto bene.

Ovviamente ad Asti non c'è coda e anche a Villanova è tutto tranquillo.

Al casello scelgo istintivamente quello per le carte, la macchinetta ci pensa un po' e poi mi dice di non uscire dalla macchina e che il tempo di percorrenza è eccessivo ! Le programmano anche per prenderti in giro ? Per un attimo immagino che in questi casi non facciano pagare il biglietto: illuso, la macchina macina un altro po' e spara il totale ...

All'una e venti arrivo a Ivrea.

Immagino che non potrò mai sapere il nome del responsabile di questa disorganizzazione, ma quello che parlava alla radio mi sembra un buon candidato.

A parte organizzarsi un po' meglio almeno per informare, quando succedono queste cose dovrebbero:
1. chiudere il tratto di autostrada intasato,
2. far arrivare due macchina della polizia in coda,
3. i poliziotti di una delle due fanno inversione e si incamminano lentamente per dove sono venuti,
4. quelli dell'altra scendono e cominciano a far fare a tutti inversione di marcia e seguire la prima macchina verso l'uscita più vicina
5. in poco tempo l'autostrada è libera, possono passare i mezzi di soccorso, rimuovere l'ostacolo e si riapre

... sembra lunga ma sono pronto a scommettere che ci vogliono meno di 11 ore.