venerdì 5 giugno 2009

La mia nuova bici


Tre giorni che la uso al posto dell'auto per andare al lavoro.
Ci metto meno tempo che in macchina e se devo fermarmi in qualche negozio non ho il problema del parcheggio.
Ho notato che quando ho ripreso l'auto ero molto più rispettoso del codice della strada, sarà che a 50 all'ora mi sembrava di andare già velocissimo: l'uso della bici come educazione stradale.

martedì 7 aprile 2009

Onnipotenza coatta

Secondo me il problema é che la gente si aspetta che chi occupa certi ruoli sia infallibile. E chi li occupa spesso si convince di esserlo.
Il fatto é che infallibile davvero non lo é nessuno. In generale non lo é nessuno, ma ci sono ambiti in cui il livello di conoscenza raggiunto dall'umanitá in generale é piuttosto basso e in quegli ambiti non solo non si puó essere infallibili, ma neanche avvicinarsi ad una prestazione per cosí dire "media".

Mi vengono in mente queste cose pensando a questa vicenda di Giampaolo Giuliani che ha previsto il terremoto in Abruzzo e Bertolaso che non lo é stato a sentire.
Da una parte cosa avrebbe potuto fare? Evacuare un'intera regione? E per quanto?
Dall'altra quello che ha fatto (cioé niente si direbbe) non era nemmeno la soluzione migliore, almeno col senno di poi.

Purtroppo quello che avrebbe dovuto fare probabilmente non poteva farlo per via del ruolo (e di quello che la gente si aspetta da questo ruolo). Avrebbe dovuto fare un'ammissione di non infallibilitá. Avrebbe dovuto dire: "Signori, la situazione é questa, c'é un allarme di cui non possiamo essere sicuri. Chi non vuole assolutamente rischiare viene accolto al sicuro, gli altri facciano attenzione, si tengano pronti al peggio. E se poi non succede niente meglio cosí, e abbiate pazienza"

E comunque un giro por verificare quali erano gli edifici piú a rischio forse lo si poteva fare. Ora si parla di ricostruzione, ma intanto identificarli gli edifici a rischio forse permetterebbe di evacuarli nei periodi di preallarme.

sabato 28 marzo 2009

Farfalle gialle



Diceva che chi vede una farfalla gialla non muore nell'anno in cui l'ha vista.

Quest'anno una "farfala giauna" era riuscito a vederla, e non è stato facile, visto che ultimamente alzarsi dal letto era una pena, ma comunque non ha funzionato: Ivo ci ha lasciati.

Pare che sviluppiamo delle parti di cervello specifiche per le relazioni con le persone a noi più vicine. Quelle che ho sviluppato per Ivo adesso sono lì, che si esercitano coi ricordi, ma sanno già che tra un po' moriranno anche loro. Quello che resta è la sensazione di aver avuto la fortuna di conoscere una persona eccezionale.

Se mai la parola saggio può essere attribuita a qualcuno, questo era Ivo. Una saggezza fatta di piccole cose: di senso della misura, della capacità di vedere i problemi degli altri ma intervenire solo quando era opportuno, di senso dell'umorismo, di amore per la compagnia, per la terra, per il cibo e il vino, per i figli e i nipoti e per le piccole soddisfazioni che rendono la vita degna di essere vissuta.

Si è ammalato un anno e mezzo fa, i dottori gli avevano dato sei mesi e direi che li ha fregati abbastanza. In questo periodo sembrava che la sua unica preoccupazione fosse di non essere di peso, di non spaventare i famigliari. Era lui a confortare noi, e non viceversa.

Ieri è partito per il suo ultimo viaggio. Sono venuti a prenderlo "cul Mercedes" come diceva lui, da oggi riposerà vicino a Rita.
Ciao Ivo, dalle un bacione anche da parte nostra.

giovedì 26 febbraio 2009

Sisifo



Stamattina ero in palestra che trottavo da fermo su una macchina. Proprio davanti a me una ragazza filippina puliva i vetri.
Ho pensato che probabilmente stava facendo fuori piú calorie di me, per di piú facendo una cosa meno noiosa ... e la pagavano pure, invece di dover pagare (anche piuttosto caro) come nel mio caso.

Mi son sentito un po' scemo...