sabato 15 marzo 2008

Ieri é morto Silvano

Un omone grande e grosso, pieno di energia e voglia di vivere. Se n'é andato in fretta, arrabbiato, mi dicono, perché avrebbe voluto restare ancora.
Ma non possiamo scegliere.
Mi chiamava "Enso", ai veneti non piacciono le "z".
Ricordo le discussioni di politica, non ho mai capito se votasse per Berlusconi o per la lega. Mi spiaceva criticasse la sinistra, ma tante volte erano critiche centrate.

E una volta di piú mi chiedo cosa ci facciamo qui. A volte mi rispondo che qualcuno ci ha messo in un gioco il cui scopo é proprio quello di capirne le regole.
Atre volte penso a questo complesso organismo che é la specie umana, che distilla continuamente i propri geni per diventare sempre migliore. Ma "migliore" presuppone una direzione: e qual é ?

E cosa succede dopo la morte ?
Tra le suggestioni delle religioni quella che mi ispira di piú é quella buddista: magari ripercorriamo qualche vita diversa, accumulando saggezza ad ogni giro finché ci dissolviamo nel tutto di cui siamo sempre stati parte, come le onde sono in definitiva solo un modo diverso di chiamare il mare.


Comunque stiano le cose passatela bene caro Silvano.
Un abbraccio
Enso

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